Per ogni sorta d'istromenti
musiche del '600
Organico:
Lorenzo Girodo, flauti dolci
Marco Luca Capucci, mandolini
Alessandra Milesi, violoncello, voce
tiorba o clavicembalo
Il programma proposto accompagna l'ascoltatore in un viaggio nel vivace mondo musicale del barocco italiano. Attraverso l'esecuzione di un repertorio specifico del XVII secolo, sarà possibile osservare l'evoluzione del linguaggio e delle forme musicali e, inoltre, apprezzare la bellezza di una musica tanto lontana nel tempo quanto moderna e affine al sentire contemporaneo.
In questo percorso, protagonisti sono il flauto diritto (nelle sue varie taglie) e le diverse tipologie di mandolino barocco a sei e a quattro ordini in uso all'epoca. I due strumenti, rispettivamente a fiato e a pizzico, estremamente differenti dal punto di vista timbrico e nel modo di articolare il discorso musicale, dialogano alternandosi di volta in volta nell'esecuzione delle linee melodiche principali e di controcanti. Il basso è sostenuto dal violoncello barocco, anche impegnato in diminuzioni virtuosistiche secondo la prassi d'epoca, mentre la realizzazione del continuo è affidata alla tiorba o alla chitarra barocca per creare una struttura armonica tra le voci concertanti.
Questo genere di musiche strumentali a uno o due canti rappresenta una novità nel mondo del primo Seicento provenendo da un'epoca nella quale l'assoluto predominio e la retorica della voce relegavano gli strumenti a un ruolo di accompagnamento. Il programma prevede danze, in cui l'elemento popolare incontra la raffinatezza della musica colta, e brani di natura contrappuntistica quali sinfonie, sonate, arie e fantasie. In tutti i casi si tratta di musiche scritte "per ogni sorta di'istromento", che all'epoca stava a indicare composizioni in cui la scelta degli strumenti da utilizzare veniva lasciata agli esecutori e poteva variare in base alle loro preferenze o agli strumenti che erano effettivamente disponibili in una situazione specifica.
Con il Settecento si assiste ad una progressiva standardizzazione delle forme musicali e gli organici strumentali vengono definiti con maggiore precisione. Ciononostante, nell'uso dell'epoca permane una certa flessibilità nella scelta degli strumenti e la destinazione strumentale seguiva la disponibilità effettiva. Nella seconda parte del programma saranno proposte in particolare sonate a tre e trascrizioni di brani strumentali di diversi autori fra quelli che più hanno contribuito allo sviluppo della musica strumentale nel periodo barocco.
Al fine di offrire un panorama più completo del mondo musicale estremamente vario e ricco del tempo, saranno inseriti nel corso del concerto alcuni brani vocali: in questo contesto gli strumenti melodici potranno inoltre mostrarsi nella diversa veste di accompagnatori, relazionandosi con il canto in modo contrappuntistico e dialogando con esso.
Una diversa formulazione del programma offre la possibilità di ascoltare, alternati ai brani strumentali, alcuni deliziosi brani vocali di autori italiani seicenteschi. La voce diventa qui protagonista, mentre gli strumenti eseguono i ritornelli con variazioni sul tema vocale.
Tra gli autori dei brani proposti troviamo Marco Uccellini, Andrea Falconieri, Tarquinio Merula, Tommaso Motta, Gio. Battista Vitali, Girolamo Frescobaldi, Giovanni Stefani, Gio. Giacomo Gastoldi..
Per ogni sorta d'istromenti
music between '600 and '700
Lorenzo Girodo, recorder
Marco Luca Capucci, mandolin
Alessandra Milesi, baroque cello
theorbo or harpsichord
The proposed program accompanies the listener on a journey into the lively musical world of the Italian Baroque: through the execution of a repertoire ranging from the early seventeenth century to the advanced eighteenth century, it is possible to observe the evolution of language and musical forms and also appreciate the beauty of a music though distant in time as modern and akin to contemporary feeling.
In this path, the protagonists are the recorder (in its various sizes) and the different types of baroque mandolin with six and four courses in use at the time (Lombardy, Brescian and Neapolitan mandolin). The two instruments, respectively wind and plucked, extremely different from the point of view of timbre and in the way of articulating the musical discourse, dialogue with each other, alternating from time to time in the execution of the main melodic lines and counter-chants. The realisation of the bass is entrusted instead to the cello and the theorbo or the baroque guitar: the
former performs the bass line by inserting virtuoso diminutions according to historical practice, while the instruments of the lute family offer harmonic support to the upper voices.
The seventeenth-century part of the program includes dances, in which the popular element meets the refinement of cultured music, and pieces of a contrapuntal nature. In both cases, the music was written "for every kind of instrument", which at the time indicated compositions in which the choice of the instruments to be used, was left to the performers and could vary according to their preferences or to the instruments that were actually available in a specific situation.
With the eighteenth century there is a progressive standardisation of musical forms and instrumental ensembles are defined with greater precision. Nevertheless, in the use of the period, there remained a certain flexibility in the choice of instruments and the instrumental destination followed the actual availability. In the second part of the program we will propose in particular trio sonatas and transcriptions of instrumental pieces by various composers among those who contributed most to the development of instrumental music in the Baroque period.
In order to offer a more complete panorama of the extremely varied and rich musical world of the time, some vocal pieces are included in the course of the concert: in this context the melodic instruments will also be able to show themselves in the different guise of accompanists, relating to the song in a contrapuntal way and in dialogue with it.
The authors of the pieces in the repertoire are Marco Uccellini, Andrea Falconieri, Tarquinio Merula, Dario Castello, Giuseppe Sammartini, Domenico Scarlatti, Emanuele Barbella.